“Che funzione abbia la poesia davvero non lo so. È semplicemente, per così dire, il modo in cui per te la luce e il buio si rifrangono”.
Prendendo spunto da questa citazione di Iosif Brodskij, Elio Pecora intitola “Rifrazioni” la raccolta da cui abbiamo estratto questa poesia. Ve la proponiamo in questo periodo in cui guardiamo dalla finestra un mondo poco rumoroso ma tutt’altro che silente. Leggere #qualcosadibello può aiutare a “rifrangere” le emozioni in un arcobaleno di parole.
“Vi sono giorni, ore, in cui tutto è perduto,
ogni gesto inutile, risibile ogni speranza:
il corpo vuoto attende il suo disfarsi
in quel niente che tante volte s’era presentato
– ma era solo una minaccia, un’idea –
come l’ultima definitiva salute.
In quelle ore, in quei giorni ogni storia, tutte le storie
si riducono ad un susseguirsi insensato
di conquiste e di perdite e l’intero pianeta
non è che l’abitacolo in rovina
di un’umanità nemica a sé stessa.
(Se pure è sogno, questo è il peggiore degli incubi.)
E tutto sarebbe perduto se dal cuore chiuso
non affiorasse inattesa una nube violetta,
l’odore di un cibo, una voce al telefono,
il libro lasciato sul tavolo ancora da leggere.
Così il mondo intero si popola di storie concluse,
di passaggi, di soste, e un dio munifico
disegna nel cielo vasto e chiaro un arcobaleno.”
Poesia: Elio Pecora in “Rifrazioni” – Mondadori
https://www.oscarmondadori.it/libri/rifrazioni-elio-pecora/
Foto del post: Ragazza alla finestra (Muchacha en la ventana) di Salvador Dalì